I vasti boschi della Val Capriasca sono costellati da una miriade di alpi e maggenghi che oggi, dopo essere miracolosamente sfuggiti all'urbanizzazione, formano un paesaggio rurale di rara bellezza. Qua e là qualche mulattiera ha osato attraversare i boschi e scavalcare i torrenti, ma si tratta di intrusioni isolate, e le strade asfaltate e il traffico non sono ancora riusciti a violare la quiete dei monti.
Sala Capriasca - Bigorio - Sciss - Condra - Stinchè - Gola di Lago - Zalto Vecchio - Caslascio - Screvia - Lopagno - Tesserete - Sala Capriasca
Regione: Luganese
Altitudine: 1092 m
Dislivello: 640 m
Distanza: 16 km
Durata: 1.5 - 3 ore
Tempo non pedalabile: 5 - 15 minuti
Periodo: marzo - novembre
Difficoltà tecnica: 2
Difficoltà fisica: 2
Tracciato GPS: scarica
Questo itinerario è descritto in modo dettagliato nel libro "A due ruote dal cielo"!
Si parte da Sala Capriasca, e si sale verso nord, seguendo i segnavia rossi del percorso ciclo-escursionistico proposto dall'Ente Turistico di Lugano. A Bigorio i cartelli invitano a prendere la strada asfaltata che passa sotto il Convento di Santa Maria e termina in un grande piazzale, nei pressi di Sciss di fuori. Qui una prima mulattiera, a tratti molto ripida, conduce attraverso i pascoli di Sciss e di Pambio, poi un bel passaggio pianeggiante porta fino alle caratteristiche case di Condra, che sonnecchiano pacate all'ombra del bosco.
Un vecchio cartello appeso ad una casa segnala la "Via alla montagna", che obbliga a procedere a piedi per qualche decina di metri. Poi si trova un bel single-track, veloce e scorrevole, sul quale nel 2003 era transitata anche la maratona dei Mondiali di MTB di Lugano.
Più avanti uno sterrato dalle pendenze da primato scala il Matro di Stinchè, e si affaccia sui boschi di Gola di Lago, che si raggiunge dopo aver seguito un divertente e tortuoso percorso che asseconda i numerosi avvallamenti del terreno. Una strada asfaltata conduce poi ad un quadrivio, dove bisogna imboccare un sentiero che sparisce tra gli alberi, sulla sinistra.
Il primo tratto è ben pedalabile, ma ben presto si devono superare a piedi diversi passaggi difficili. Dopo alcuni saliscendi, si raggiunge Zalto Vecchio, sul versante sinistro della Val Capriasca. Qui il percorso scende tra le cascine, poi segue uno sterrato fino a Davra, dove si ritrova il sentiero.
A Davra segue Picchetta, poi Pian Passamonte e Sorè: i numerosi maggenghi adagiati nelle conche e sui pianori sono perle architettoniche e paesaggistiche di grande fascino. Il single-track che unisce i monti tra loro, segnato con cartelli escursionistici, è perlopiù largo e scorrevole, e pare costruito appositamente per le mountain bike. Superati i primi nuclei, si entra in un bosco di betulle pioniere, e per qualche metro il sentiero è più esposto. A Caslascio si ritrovano però subito pascoli ancora ben tenuti, e in lontananza, dietro ai boschi del Cassarate, appare il Golfo di Lugano, circondato dalle montagne che l'hanno reso famoso in tutto il mondo.
A Screvia bisogna prendere il single-track che scende sulla destra, verso Tesserete. Si continua in diagonale, senza farsi tentare dalle numerose scorciatoie, e si trova una mulattiera larga e scorrevole che porta a Lopagno. Si torna infine a Sala Capriasca seguendo la strada asfaltata.