L'Alpe di Naccio siede sul lungo crinale che delimita la sponda nord-occidentale del Lago Maggiore. Dai suoi pendii erbosi si gode di un grandioso panorama che spazia per molti chilometri in tutte le direzioni, ma uno spettacolo ancora più maestoso è quello che esso regala agli abitanti del piano poco prima del tramonto, quando il sole si attarda a giocare con le nubi, e il vento, pazzo di gelosia, s'infuria e le rincorre, disperdendole.
Campea di Fuori (Monti di Ronco) - Porera - Casone - Alpe di Naccio - Rovere - Bassuno - Piano - Campea di Fuori
Regione: Locarnese
Altitudine: 1394 m
Dislivello: 557 m
Distanza: 12 km
Durata: 1.5 - 2.5 ore
Tempo non pedalabile: 5 - 20 minuti
Periodo: marzo - novembre
Difficoltà tecnica: 3
Difficoltà fisica: 2
Tracciato GPS: scarica
Questo itinerario è descritto in modo dettagliato nel libro "A due ruote dal cielo"!
Si parte da Campea di fuori, piccola località posta a 853 m di quota lungo la strada che sale da Ronco Sopra Ascona in direzione dei monti. La salita presenta una successione di tornanti dalla pendenza sostenuta che portano nei pressi di Porera, dove un cancello di ferro sbarra la strada.
Dall'altra parte della sbarra la salita continua con la stessa pendenza, ma il panorama si apre sul lago, mentre davanti appare l'Alpe di Naccio, che sorge al centro di una grande conca ombrosa. Dopo aver affrontato un altro tornante la strada scollina. Qui prende avvio il sentiero che porta all'alpe. Il fondo è sconnesso ma si riesce a pedalare per lunghi tratti.
Nei pressi delle cascine una mulattiera scende verso la conca dell'alpe, in direzione sud. Seguendola si raggiunge un dosso frastagliato, sul quale si trova un cartello escursionistico. Qui bisogna prendere il sentiero per Bassuno. Il percorso è piuttosto dissestato, ma procedendo con calma e prudenza si riesce a superare ogni ostacolo. Un paio di sentieri si diramano sulla sinistra, in direzione dell'Alpe di Morghegno, ma bisogna ignorarli mantenendo la rotta verso sud.
Dopo quasi un chilometro di discesa, ci si affaccia su una grande vallata, dominata dalle selvagge pendici del Gridone. Il single-track non si addentra nella valle, ma inizia a scendere a tornanti sul costone erboso. Al primo bivio si tiene la destra, al secondo la sinistra, e dopo innumerevoli scossoni si arriva a Bassuno, dove si rimettono le ruote sull'asfalto.
Si deve scendere la strada per poco meno di un chilometro finché, all'altezza del primo tornante, si trova una pista tagliafuoco che ritorna verso Campea di fuori, interrotta soltanto da una ripida scalinata da affrontare a piedi.