Full o front? 26 pollici o 29 pollici? Camere d'aria o tubeless? Interrogativi antichi, ma che finalmente hanno trovato una risposta. Anzi, più di una...
Tralasciando il mondo delle competizioni, al giorno d'oggi le full sono preferibili sulla maggior parte dei terreni. Le front conservano però un vantaggio importante: a parità di livello qualitativo, offrono un prezzo nettamente inferiore. Chi dispone di un budget limitato, dovrebbe tenere in considerazione la possibilità di investire in una front di buon livello piuttosto che in una full medriocre. Un altro aspetto molto importante per chi intende effettuare dei giri estremi è il fatto che le front sono più adatte ad essere portate in spalla!
Le 29 pollici hanno fatto la loro apparizione già da qualche anno, ma anche nel mondo delle competizioni non hanno ancora soppiantato le sorelle minori. La 29 pollici è un carro armato: è più stabile e l'angolo d'attacco minore gli permette di superare gli ostacoli più facilmente. La 26 pollici è un giocattolino: è nervosa e scattante, ed inoltre è più maneggevole sul tecnico stretto. Scegliete quindi in base al vostro stile di guida! E se siete nel dubbio più totale, ci sono le 27.5: una via di mezzo che dovrebbe mettere d'accordo tutti...
Con i tubeless e il liquido sigillante le forature diventano un nostalgico ricordo. Il problema è che eseguire una riparazione volante è più complicato. Se girovagate spesso in zone selvagge e remote, è quindi consigliabile optare per le camere d'aria. Per un uso normale i tubeless invece sono la soluzione migliore. Portatevi comunque dietro una camera d'aria di scorta: in caso di problema può essere inserita all'interno del pneumatico per garantirne la funzionalità in caso di taglio o deformazione del cerchio.
Le argomentazioni per uno o l'altro sistema sono tante, ma le differenze non sono così abissali. I dischi sono più potenti e modulabili, mentre i V-brakes sono più leggeri ed economici, e hanno una manutenzione più semplice. Ciononostante i v-brakes se la cavano dignitosamente in tutte le condizioni, a parte sulla neve e nel fango profondo... La scelta del tipo di freni dovrà quindi essere dettata soprattutto dalle condizioni di utilizzo.
Anche qui nel dubbio c'è la via di mezzo: i freni a disco ad azionamento meccanico. Più che il tipo di sistema, quello che conta è la qualità: meglio dei v-brakes di alta gamma che dei dischi da supermercato!
Il mondo del cross country è dominato dai pedali con sgancio rapido, mentre nel dowhnill imperversano i flat, che permettono di condurre le curve in stile motocross. Nel cicloescursionismo si può travere un buon compromesso con i pedali a doppia faccia. In salita si può agganciarli, ma nei tratti più pericolosi ed esposti si può girarli e utilizzarli come pedali normali. Inoltre possono essere utilizzati sia con scarpe da MTB che con scarponi da montagna.
L'unico problema dei pedali a doppia faccia è che hanno due facce... mai che si riesca ad imbroccare quella giusta al primo colpo!
In alcuni telai i cavi dei freni e del deragliatore posteriore passano sotto al tubo superiore. A prima vista sembra un dettaglio carino, ma provate a portare in spalla una bici con un telaio di questo tipo. In breve la vostra tormentata clavicola assumerà la forma di un passacavo... Anche la posizione dei cavi è quindi un dettaglio a cui i MTBikers estremi devono prestare attenzione al momento dell'acquisto di una nuova bicicletta!